Paziente affetto da inibizione muscolare artrogenica

Inibizione muscolare artrogenica

L’inibizione muscolare artrogenica (Arthrogenic Muscle Inhibition – AMI) del quadricipite consiste nella debolezza ed atrofia del muscolo. Questa inibizione si osserva in seguito a un trauma o a un intervento chirurgico, spesso infatti la troviamo in seguito alla ricostruzione del legamento crociato anteriore. I meccanismi dell’AMI non sono ancora del tutto noti, ma l’unica cosa certa al momento è come sia in parte causata dall’impossibilità di sviluppare la forza contrattile del muscolo.

L’inibizione muscolare artrogenica è clinicamente importante poiché porta ad una diminuzione della funzionalità fisica. Inoltre si aggiunge alle conseguenze sopracitate la debolezza del quadricipite causa un incremento del carico sul ginocchio con una conseguente perdita di tessuto cartilagineo ed una riduzione dello spazio articolare con conseguente artrosi precoce. E’ quindi per tutti questi motivi che risulta fondamentale un intervento tempestivo.

Diversi studi hanno mostrato come la strategia migliore per gestire questa condizione sia:

  • Crioterapia, cioè l’applicazione di ghiaccio
  • Fisioterapia, ovvero l’esercizio terapeutico con esercizi mirati e specifici per ogni paziente

Il percorso fisioterapico fra le altre cose deve concentrarsi su esercizi di resistenza e rafforzamento muscolare.
Terapie strumentali come ultrasuoni ed elettrostimolazione, invece, si sono dimostrate poco efficaci per il trattamento dell’inibizione artrogenica.

Studio di riferimento: Arthrogenic muscle inhibition after ACL reconstruction: a scoping review of the efficacy of interventions

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Lesione legamento crociato anteriore

Legamento crociato anteriore, operarsi o no?

Ritorno allo sport dopo la lesione

Dopo una lesione del legamento crociato anteriore (LCA) è possibile tornare a praticare sport senza un intervento chirurgico. La raccomandazione più recente nella gestione di soggetti con una lesione del LCA è infatti quella di affrontare un’adeguata riabilitazione, cioè trattarli in modo conservativo. (https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/25926596)

Cos’è il legamento crociato anteriore?

Il legamento del crociato anteriore è uno dei quattro legamenti più importanti del ginocchio. E’ così definito perché insieme al suo omonimo posteriore si incrocia al centro dell’articolazione. La sua funzione è quella di stabilizzare il ginocchio, infatti impedisce che la tibia si sposti in avanti rispetto al femore.

Il legamento crociato anteriore è sottoposto ad estreme sollecitazioni, soprattutto in sport con cambi di direzione. La sua lesione è infatti uno dei traumi sportivi più frequenti. (Scopri qui la Fisioterapia sportiva)

Studio KANON

Su questo tema lo studio KANON ha mostrato che solo il 51% dei pazienti trattati conservativamente ha richiesto in seguito un intervento chirurgico. Lo studio ha valutato il livello di ripresa dell’attività sportiva (RTS) dopo una lesione del LCA in pazienti che hanno seguito un programma di riabilitazione incentrato principalmente sul recupero della forza e della stabilità dinamica.

I soggetti sono stati contattati dopo 12 mesi dall’infortunio e la maggior parte ha dichiarato di aver modificato l’attività sportiva. Nello specifico hanno detto di prestare una maggiore attenzione ai movimenti e in particolare all’appoggio del piede. Secondo lo studio infatti l’89% dei pazienti non chirurgici è tornato a praticare sport senza bisogno di un intervento chirurgico. Inoltre il 33% dei pazienti trattati praticava uno sport che prevede cambi di direzione e l’11% svolgeva attività a livello competitivo.

In conclusione lo studio KANON mette in evidenza l’importanza della fisioterapia nei soggetti con lesione del legamento crociato anteriore screditando così il tradizionale approccio di ricostruzione chirurgica.