Dopo un infortunio, completare la riabilitazione non significa essere pronti a tornare in campo. Per garantire un ritorno allo sport sicuro, efficace e duraturo, è fondamentale affrontare una fase intermedia e specializzata: la riatletizzazione.

La riatletizzazione rappresenta il passaggio finale tra la fisioterapia e l’allenamento sportivo vero e proprio. È una fase cruciale per tutti gli atleti, professionisti, dilettanti o sportivi amatoriali, che desiderano riprendere l’attività con la piena padronanza del gesto atletico, evitando recidive e ricadute.

Cos’è la riatletizzazione

La riatletizzazione è un percorso individualizzato che si colloca tra la fine della riabilitazione sportiva e il ritorno all’attività agonistica. A differenza della fisioterapia, che si concentra sul recupero delle funzionalità perse (mobilità, forza, assenza di dolore), la riatletizzazione mira a ricostruire capacità atletiche avanzate, come:

  • Gesto sport-specifico (corsa, salto, cambio di direzione, lanci)
  • Forza esplosiva e resistenza specifica
  • Coordinazione e controllo motorio ad alta intensità
  • Reattività e agilità
  • Tolleranza al carico progressivo

In passato, molti atleti tornavano alla competizione appena concluso il trattamento fisioterapico, ma le moderne evidenze scientifiche mostrano che senza una fase di riatletizzazione aumenta il rischio di recidiva e si riduce la qualità della performance.

La riatletizzazione è oggi considerata parte essenziale dei moderni protocolli di Return to Sport.

Quando è necessaria la riatletizzazione?

La riatletizzazione è indicata in tutti i casi di infortunio che hanno comportato:

  • Interventi chirurgici (es. ricostruzione LCA, protesi, sutura meniscale)
  • Lunghi periodi di inattività o immobilizzazione
  • Infortuni muscolari ricorrenti
  • Recupero da fratture, distorsioni gravi, instabilità articolare
  • Sindromi da sovraccarico cronico

È utile anche per atleti che, pur non avendo subito un trauma acuto, vogliono migliorare la performance in sicurezza dopo un periodo di stop o durante la ripresa della stagione.

riatletizzazione firenze

Riatletizzazione a Firenze: il mio approccio

Presso il mio studio di fisioterapia a Firenze, offro percorsi di riatletizzazione strutturati e personalizzati, basati su:

  • Evidenze scientifiche aggiornate
  • Comunicazione continua con l’atleta (e, se necessario, con staff tecnico e medico)
  • Test di performance e valutazioni funzionali
  • Analisi del movimento e dell’esecuzione tecnica

Collaboro con professionisti dello sport, preparatori atletici e allenatori per creare un percorso integrato che accompagni l’atleta dalla clinica al campo.

I benefici della riatletizzazione

  • Prevenzione di recidive e nuovi infortuni
  • Recupero completo delle capacità atletiche
  • Miglioramento della performance sportiva
  • Incremento della fiducia nei movimenti
  • Ritorno in campo in sicurezza e senza dolore

Riatletizzazione per sport specifici

L’approccio varia in base allo sport praticato. Alcuni esempi:

Riatletizzazione per runner

Forza degli arti inferiori, controllo del bacino, gestione dei carichi, analisi della corsa

Riatletizzazione nel calcio

Cambio di direzione, sprint, stabilità del ginocchio (LCA), lavoro propriocettivo avanzato.

Riatletizzazione nel basket

Plyometrics, salti, decelerazioni, atterraggi controllati.

Riatletizzazione per la pallavolo

Stabilità di spalla e anca, salti ripetuti, potenza esplosiva.

Allenamento Funzionale e Intelligent Functional Training

Una delle metodiche utilizzate nella riatletizzazione è l’Intelligent Functional Training, un sistema avanzato che applica i principi dell’Allenamento Funzionale in modo progressivo e misurabile.

Questo metodo permette di lavorare in modo controllato sui gesti richiesti nello sport praticato, migliorando:

  • Stabilità dinamica
  • Efficienza del movimento
  • Prevenzione di sovraccarichi e compensi
  • Performance generale

Tutti gli esercizi vengono adattati alle caratteristiche individuali e sono monitorati per ottenere risultati oggettivi e ripetibili, con test di controllo periodici.

Test e misurazioni per il Return to Sport

  • Strength ratio (quadricipite/ischiocrurali)
  • Hop test
  • Y-Balance test
  • Analisi del movimento con feedback video
  • Monitoraggio del carico (RPE, progressioni)

Questi strumenti consentono di definire un rientro allo sport sicuro e basato su dati oggettivi.

Le fasi del percorso di riatletizzazione

Ogni percorso è personalizzato in base alla disciplina praticata, al livello competitivo e alla storia clinica dell’atleta. In genere, la riatletizzazione si articola in:

1. Valutazione sport-specifica

  • Test funzionali e di performance
  • Analisi del gesto atletico
  • Screening delle asimmetrie e delle capacità condizionali (forza, velocità, resistenza, equilibrio dinamico)
  • Possibile integrazione con analisi della corsa per runner e sport che prevedono cambi di direzione

2. Allenamento funzionale progressivo

Lavoro su:

  • Stabilizzazione del core
  • Controllo neuromotorio
  • Rinforzo dei distretti coinvolti nell’infortunio
  • Resistenza muscolare specifica

3. Ricondizionamento atletico

Esercizi di:

  • Sprint, salti, cambi di direzione
  • Circuiti a intensità crescente
  • Agilità e reattività
  • Simulazioni di situazioni di gioco o gara

4. Reintegro graduale in campo

Si procede in modo progressivo verso:

  • Sessioni tecniche
  • Sessioni tattiche
  • Situazioni di gioco controllate
  • Rientro agonistico pieno

Domande frequenti

Quanto dura un percorso di riatletizzazione?

La durata varia da 3 a 8 settimane in media, ma dipende dal tipo di infortunio, dal livello dell’atleta e dal tempo trascorso dall’inizio del recupero.

Cosa dicono i miei pazienti

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Firenze, Via G. Lanza n. 56

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Parcheggio disponibile in zona (piazza Alberti).
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Se hai appena concluso un percorso riabilitativo o stai rientrando da un infortunio, non fermarti troppo presto: completare la riatletizzazione è il modo migliore per evitare ricadute e ritrovare la tua piena forma atletica.